Sedici donne leader di aziende hi-tech, amministratrici, informatiche, visionarie, sono tra le cento persone più potenti del mondo del 2016 secondo Forbes. È d’obbligo ricordarle nella Giornata della Festa della Donna. In questo anno in cui tra gli uomini e le donne più influenti e potenti del mondo ci sono leader del settore hi-tech, tra mimose profumate e servizi dedicati alle figure femminili di riferimento negli ambiti più diversi, l’attenzione va anche a queste donne con un lato nerd molto spiccato: sedici leader in rosa, ai vertici delle industrie di tecnologia più importanti del mondo, impegnate a scrivere la storia dell’informatica del XXI secolo.
Pur appartenendo ad aziende diverse, queste donne sono accomunate dall’esperienza della leadership in un settore dominato dagli uomini – esperienza che basterebbe per rendere loro onore – e che non può che essere di ispirazione per tutte le donne che, pur lavorando in settori diversi, sono ogni giorno alla ricerca del coraggio di reagire in un mondo del lavoro in cui la discriminazione di genere è una realtà e di conciliare la vita privata con quella professionale.
La prima è Sheryl Sandberg Coo di Facebook (numero 7 di Forbes), seguita da Susan Wojcicki CEO di YouTube (all’ottavo posto per Forbes), Meg Whitman CEO di HP (numero 9 nella classifica 2016), Ginni Rometty CEO di IBM (la numero 11 di Forbes), Angela Ahrendts Senior VP di Apple (al numero 15) e Safra Catz Co-CEO di Oracle (al ventesimo posto).
Nella lista di Forbes si trovano anche Ruth Porta CFO di Alphabet, Ursula Burns CEO di Xerox, Lucy Peng CEO di Financial Services Group, Amy Hood CFO di Microsoft, Marissa Mayer per il suo ruolo in Yahoo, Zhou Qunfei di Lens Technology, Gwynne Shotwell di SpaceX, Solina Chau di Horizons Ventures, Mary Meeker di Kleiner Perkins Caufield & Byers, Jenny Lee di GGV Capital.
La loro rivoluzione a colpi di pixel e di bit, piccola rispetto a tante altre battaglie, ma enorme in questo settore, è di fatto in questa Giornata internazionale della donna, un’ispirazione e un esempio per le bambine ribelli di tutto il mondo.