Pubblicità
Dopo poco più di un anno di gestazione arriva il nuovo Livecode 8.
Si tratta del punto di arrivo di un’impresa che la piccola software house di Edimburgo ha iniziato nel 2013 con una campagna Kickstarter per rendere il tool di sviluppo open source e che, nel giro di tre anni ha portato ad una riscrittura completa del codice. C’è voluto un po’ di tempo, ma gli scozzesi avevano detto sin dall’inizio del progetto “we want to get it right”, e sembra ci siano riusciti.
Se la versione 7 aveva già introdotto un anno fa numerose novità, la versione 8 porta una vera e propria rivoluzione. Difficile decidere da dove iniziare l’elenco, ma forse la principale rivoluzione sono i widget, ovvero oggetti già pronti e confezionati che possono essere inseriti nel nostro progetto con un semplice drag & drop. Ad esempio se volessimo inserire nell’interfaccia di una app iOS o Android una barra di navigazione o uno header, basterà trascinare il widget corrispondente sulla scheda, compilare alcuni parametri ed il gioco è fatto. Il tutto senza scrivere una riga di codice.
I widget già forniti “di serie” con la versione 8 permettono di implementare web browser, orologi, header bar, grafici, navigation bar, switch nativi iOS o Android e molto altro. Ma la cosa veramente interessante è che questi widget sono stati sviluppati con Livecode stesso e quindi l’utente potrà sviluppare i suoi propri widget senza dover ricorrere a linguaggi complessi come Objective-C (forse non molti sanno che il linguaggio di programmazione di Livecode ha una sintassi quasi uguale all’inglese parlato, quindi estremamente semplice).
Tra le altre caratteristiche introdotte con la versione 8 ci sono anche librarie native per la gestione di file in formato JSON, un core grafico velocizzato di quasi tre volte, version control, supporto a database PostgreSQL con SSL, tutorial interattivi, pieno supporto a campi unicode e altro ancora.
Multipiattaforma per desktop e mobile
Una delle caratteristiche che Livecode ha da sempre è il supporto per piattaforme multiple. Si tratta infatti di uno dei pochi tool di sviluppo che, sfruttando sempre lo stesso linguaggio, consente di realizzare progetti non solo per iOS e Android ma anche Mac OS, Windows, Linux e server. La versione 8 ha anche consolidato la possibilità di compilare progetti in HTML 5: le app sviluppate potranno quindi essere inglobate in siti web senza bisogno di plugin.
Con la versione 8 la separazione tra la versione open source e quella commerciale è diventata più netta. La versione gratis e open source si può scaricare infatti dal sito www.livecode.org mentre tutto quello che riguarda la versione commerciale è sul sito www.livecode.com.
La versione commerciale ha due versioni, una Indy per piccole aziende che costa 652 Euro all’anno ed una Business da 2257 Euro all’anno. Quest’ultima è riservata a grosse aziende che hanno al loro interno più sviluppatori e hanno necessità di supporto premium.