La mancanza di grandi innovazioni in iPhone 7 sta gettando nel pessimismo le aziende taiwanesi. È il giornale economico Nikkei Asian Review, un autorevole fonte su quanto sta accadendo e, come in questo caso, potrebbe accadere nei mercati orientali a lanciare la previsione, citando fonti vicine alle aziende della Cina Nazionalista che da sempre sono i principali partner di Apple.
Secondo il giornale, che cita alcune presunte gole profonde, «i fornitori taiwanesi di Apple avranno una quantità significativamente inferiore di ordini nella seconda metà di quest’anno se si compara il periodo rispetto allo stesso periodo dlelo scorso anno». La ragione sarebbe la mancanza di importanti innovazioni e della riduzione della domanda per i telefoni di fascia premium. Il tradizionale periodo di picco, che corrisponde con la costruzione dei nuovi modelli di iPhone, non sarà in grado di paragonarsi con quelli dei passati anni».
Ci sono anche cifre che possono lasciar immaginare il livello di riduzione delle vendite. TSMC che dovrebbe essere l’unico produttore dei chip A10 di Apple, potrebbe perdere dal 20 al 30% rispetto al 2015. Anche Pegatron, che assembla con Foxconn gli iPhone, avrebbe previsioni di riduzione del fatturato per la seconda metà dell’anno. Largan Precision, LG Display, Catcher Technology, e la stessa Foxconn, sarebbero tutte nella stessa situazione.
Il declino delle vendite di iPhone che si è già registrato in questa prima parte dell’anno, seguito da una seconda parte che non si annuncia brillante, preoccupa tutta l’industria di Taiwan. Nikkei Asian Review arriva al punto di parlare di «spirale discendente che per ora non pare avere una fine», spiegando che il calo di quest’anno nel fatturato di alcune delle principali imprese hi-tech locali, 15 delle 19 principali, sarà il primo dal 2008, quando il mondo venne colpito da una crisi finanziaria globale.