Dopo mesi di voci il nuovo Amazon Kindle Fire da 7” pollici Wi-Fi è arrivato nel negozio virtuale più grande del mondo: per Amazon, terzo protagonista nel settore dei tablet dopo Apple (con iOS) e Google (con Android) per provare un sfida difficile.
La qualità degli iPad è praticamente inarrivabile e la diffusione di Android larghissima, così Amazon ha deciso di percorrere una strada molto diversa: il nuovo Kindle è si basa (come vedremo) su un sistema operativo proprietario e si destreggia come un contorsionista, accettando limiti e compromessi, per infilarsi nel poco spazio disponibile proponendo un prezzo eccezionale: solo 59,99 euro (con pubblicità non intrusiva, 74,99 euro senza pubblicità)
Il concetto base intorno a cui Kindle Fire da 7 pollici nasce, in ogni caso, è di fatto esclusivo: si tratta della perfetta piattaforma per chi ama, acquista e usa Amazon per moltissimi aspetti della propria vita. Questo deve essere chiaro a chi acquista questo prodotto, perché il Kindle è una sorta di portale attivo verso i servizi Amazon, siano essi una autostrada preferenziale per il cloud privato oppure un canale di visibilità per diversi prodotti, dai libri agli apparecchi informatici, dagli alimenti ai detersivi per la casa, finendo per alcuni articoli di vestiario o giocattoli.
Se Amazon fa parte della vostra vita in uno o più di questi aspetti il nuovo Kindle si insinuerà in modo attivo e proficuo all’interno della casa o dell’ufficio, diversamente sembrerà un oggetto misterioso con evidenti limiti e qualche perplessità.
Kindle Fire 7″, out of the box
Fuori dalla scatola il nuovo Kindle dà l’impressione di essere robusto e solido: dimenticate le linee sottili degli ultimi iPad, qui l’intenzione è quella di avere un prodotto resistente e facile da maneggire, sia alla presa grazie alla superficie in plastica che nasce per facilite la presa anche con mani sporche, sia all’appoggio che non teme un uso maldestro.
Amazon dichiara, qualunque cosa questo significhi, che questo tablet è 1.8 volte più robusto di un iPad, il che ci fa ben sperare e seppure non abbiamo fatto un vero e proprio crash test dobbiamo ammettere che anche in un utilizzo poco attento il tablet ha sempre risposto in molto esemplare. Nel nostro test l’abbiamo usato con la custodia ufficiale venduta a parte, che oltre a proteggere lo schermo si piega in modo originale permettendone il posizionamento nel tavolo.
Le dimensioni sono quelle di un parallelepipedo in formato 16:9 di 18.8 cm di altezza, 11.2 di larghezza per 1 di profondità, 314 grammi di peso (442 con la cover). La forma ben diversa dai 4:3 di quella dei tablet Apple offre una migliore disponibilità alla lettura dei libri e alla visione dei film, meno alla navigabilità da browser e alla gestione delle App in generale. I tasti del volume, quello dello spegnimento, la presa delle cuffie e il connettore MicroUSB per la ricarica sono tutti posti nel lato superiore corto, mentre il diffusore esterno mono è posto all’estremo opposto.
Lo schermo IPS offre una risoluzione di 1024×600 pixel a 171 dpi, con un processore quad-core a 1,3 Ghz: queste caratteristiche, ovviamente non di prima fascia nel mercato, permettono però una esperienza d’utilizzo sufficiente per giocare con buon soddisfzione, navigare e scorrere le pagine in tranquillità, oltre a riprodurre film in HD senza colpo ferire. La memoria interna di 8GB è insignificante allo stato attuale, ma per fortuna è disponibile una porta MicroSD con cui è possibile espanderla sino a 128 GB (proprio su Amazon ci sono molte offerte di schede con tagli da 8 GB a salire).
Una videocamera posteriore con modesta risoluzione di 2 Megapixel permette di scattare immagini e girare video a 720p, mentre quella anteriore (non presente nella prima generazione del Kindle), in formato VGA, è utile solo nell’utilizzo di una videochiamata. Il cavo MicroUSB, unitamente al connettore USB per la ricarica permettono un pieno di energia in un’ora o poco più, con una riserva dichiarata di 7 ore, anche se nei nostri test non abbiamo mai raggiunto tale limite: è pur vero che la variabilità di una carica in un tablet è molto ampia e l’utilizzo o meno anche di una sola funzione può cambiare di molto l’autonomia. Come vedremo, però, il tablet è pensato per un utilizzo in simbiosi attiva con internet e seppure funzioni perfettamente nell’utilizzo di App anche offline, senza una connessione attiva perde molto del proprio potenziale.
Bellini
Una volta acceso e svolte le operazioni normali di associazione e inizializzazione, una procedura guidata assolutamente alla portata di tutti gli utenti, anche a chi è a digiuno di tablet, ci si trova davanti al nuovo sistema operativo Fire OS 5, nome in codice Bellini. Questo aspetto è molto importante nel giudizio del prodotto e deve essere chiaro ai futuri acquirenti: benché derivato da Android, Bellini è un sistema operativo autonomo, che ha un proprio negozio (le App sono considerate un “dialetto” di Android) con un sistema di approvazione da parte di Amazon che non ha nulla da spartire con quello perseguito dagli sviluppatori che mettono le loro app su Google. Navigando su internet si trovano metodi più o meno efficaci e legali per portare sul Kindle delle App di Android, ma si tratta pur sempre di scorciatoie e i dubbi sull’efficienza della applicazioni così convertite oltre che sulla loro sicurezza sono legittime.
Diversamente da un Nexus o un iPad, il Fire ospita una esperienza d’utilizzo molto particolare: l’aspetto a schede prevede una simbiosi con i servizi Amazon sempre attiva. All’accensione il tablet si collega ad internet per mostrare l’offerta del giorno, sia essa un ferro da stiro, un libro o un paio di scarpe da ginnastica: una volta eseguito lo sblocco, ci troviamo davanti a una serie di schede, dove le App sono depositate solo dentro una di queste, non come su iPad o Android dove le App sono il centro dell’attività.
Le schede sono relative ai libri (elettronici in formato Kindle), alla musica (locale oppure tramite il cloud di Amazon), Video, il negozio di Amazon, e le App.
Se ci si lascia guidare dal Kindle nell’utilizzo, dimenticandosi di quanto acquisito in anni di Android e iOS l’esperienza è piacevole e proficua, seppure lo stimolo a non lasciarsi sfuggire l’imperdibile offerta del giorno sia sempre presente, diversamente se si tenta di piegare il tablet ad un funzionamento più canonico il tutto diventa legnoso e ridondante.
C’è da dire che Amazon fa di tutto per rendere l’acquisto del Fire interessante: oltre al prezzo, abbiamo approfittato dell’offerta per scaricare gratuitamente diverse App tra cui Monument Valley, DuckTales: remastered e Castle of Illusion, ma ce n’erano moltissime altre gratuite o in offerta, segno che l’impegno della casa madre è forte e che ogni utente può approfittare del costo del tablet per godersi una esperienza di gioco molto interessante, laddove queste App sono proposte a pagamento negli altri tablet. Più che altro la differenza tra Google Play e Amazon Store si fa sentire in alcune App più semplici: sul Kindle mancano dei browser alternativi a Silk (il browser predefinito del Kindle, buono nella resa meno nella gestione) come Chrome o Opera, mancano le App di Google come YouTube (c’è un clone ma non a livello dell’originale) o Google Maps, e alcuni giochi. Mancanze queste che possono risultare determinanti o del tutto ininfluenti in base all’uso che se ne fa del tablet.
Scelta e conclusioni
Il giudizio su questo prodotto verte su diversi punti di vista, che sono molto importanti nella considerazione e che contano tanto quanto l’alettante prezzo d’acquisto. Chi desidera un tablet evoluto e proprio di un sistema operativo elastico e avanzato forse troverà nel Kindle non il suo riferimento principale, perché il sistema non è pensato per utilizzi che si scostino decisamente dalla fruizione dei servizi Amazon: è possibile installare App in formato APK di terze parti manualmente (anche da Mac, sfruttando l’App Trasferimento file Android, con semplici drag’&’drop) ma si tratta di una scelta un po’ radicale, e il tablet in questo modo non da il meglio di sé.
Chi invece usa già un Kindle ed è solito acquistare prodotti o servizi Amazon, troverà in questo prodotto un valido compagno, spendendo una cifra irrisoria e ottenendo in cambio una esperienza d’uso soddisfacente, a patto però di lasciarsi guidare e non imporre al dispositivo la propria modalità operativa. Peccato che qui in Italia i servizi di Amazon Prime, per ora, siano fortemente limitati rispetto all’America e ad altri paesi europei, tuttavia già adesso le offerte presenti sono molte e interessanti.
In definitiva Kindle Fire da 7″ è un buon prodotto, che primeggia rispetto alla concorrenza della stessa fascia di prezzo sia nella qualità costruttiva (lo schermo IPS è una dettaglio tecnico di eccellenza) che nei servizi proposti, che funge da primo tablet in associazione ad un computer o come secondo tablet in presenza di un modello più professionale. Può essere un ottimo aiuto in cucina, in camera da letto o in salotto, per i cinque minuti di svago tra un lavoro o l’altro, per una ricetta o per un bel libro prima di dormire (senza una luce che disturbi chi dorme accanto, grazie allo schermo retroilluminato) e che, rispetto ad un Kindle classico, fa un sacco di cose in più.
Il Kindle Fire 7″ si acquista su Amazon. Due le fasce di prezzo: 59,99 euro e 74,99 euro. I prodotti sono identici, nella versione più economica avremo delle pubblicità non intrusive (no appaiono durante l’uso ma solo in situazioni dove no sono fastidiose) nella versione più costosa no ci sono pubblicità.
[usrlist Design:2.5 Facilità-d’uso:4 Prestazioni:3 Qualità/Prezzo:5]
Pro
– Buono schermo IPS
– Prezzo molto contenuto
– Accesso economico ad applicazioni
– Piattaforma ideale per i servizi Amaon
Contro:
– La scelta delle App è limitata
– Alcuni servizi non sono del tutto utili
– Hardware non potentissimo