Lo vedete spesso nei commenti ai nostri articoli e nelle critiche di scrittori più o meni esperti di Apple: il rimpianto per il carattere rivoluzionario di Steve Jobs e la sua idea di re-inventare prodotti e tecnologie sotto-utilizzati mischiando visionarietà e imprudenza si è persa con la sua dipartita e l’azienda di oggi non fa altro che adattare vecchie idee per espandere il suo immenso mercato.
Ma oggi che si celebrano i 40 anni di Apple, c’e’ un prodotto che vogliamo in qualche modo celebrare: per chi scrive ha rappresentato una piccola grande rivoluzione negli ultimi mesi: Apple Pencil, la matita che può equipaggiare l’iPad pro originale e quello di dimensioni ridotte che uscirà in questi giorni. Macitynet ha potuto provarla sin dal suo rilascio e ha pubblicato diverse recensioni e video descrivendone le funzionalità ma come per tutti i prodotti è l’effettivo uso sul campo che permette di definirne la bontà a lungo termine dopo lo stupore e l’eccitazione iniziale.
Per chi ha un iPad pro e ha un minimo di attitudine al disegno Apple Pencil è qualcosa di straordinario che rivoluziona il modo di interagire con una superficie virtuale e lo fa in condizioni di assoluta mobilità mettendovi in grado di trasferire sullo schermo del vostro iPad idee, appunti, progetti con una velocità che difficilmente riuscireste ad ottenere con altri mezzi.
Il segreto è l’altissima integrazione tra iPad, la sua potenza di elaborazione e il suo schermo speciale, la penna e la genialità di una tecnologia che è stata progettata direttamente da chi usa una vera matita nel lavoro di tutti i giorni. Già perchè per molti la semplice matita, con la sua capacità di trasformare il segno in base alla pressione e all’inclinazione e a permetterci di modulare la nostra espressività è ancora uno strumento difficile da emulare in toto con un mezzo digitale.
Nella nostra pur limitata ma ultratrentennale carriera di progettisti, disegnatori tecnici ma soprattutto prolifici produttori di appunti e, da qualche tempo, di mappe mentali, possiamo dire di non esserci mai trovati di fronte ad uno strumento così “digitalmente naturale” e in grado di far combinare di nuovo due tecniche idealmente lontane nel campo della progettazione: lo schizzo a matita e la combinazione di molteplici layer. Sono tecniche comunissime per chi disegna animazioni e fumetti ma poterle applicare su un disegno tecnico, un progetto architettonico con la naturalezza con cui un tempo si sovrapponevano lucidi disegnati a matita, a cera, colorati ad acquerello o campiti da evidenziatori multicolore.
La capacità di lavorare sul dettaglio ma anche di creare dei mondi interni ad altri mondi ingrandendo dei particolari e cesellandone l’interno rappresenta uno dei migliori sistemi per rappresentare la complessità di materie, progetti e universi che per un tecnico erano dapprima legati alla capacità di uno strumento CAD e alla mancanza di espressività di molti tratti vettoriali e ora si possono abbinare con naturalezza alla rappresentazione manuale con una precisione che difficilmente è possibile ottenere con sistemi digitali.
Qui sotto riportiamo il video di presentazione di Apple Pencil con le parole di Jony Ive che come per ogni novità Apple esaltano, per alcuni oltremisura, il raggiungimento di un obbiettivo… ma se togliete l’hype e il tono che è ormai un classico della comunicazione e vi concentrate sui movimenti della penna sulla superficie vi accorgerete che non occorre essere un calligrafo come il disegnatore utilizzato nella prima parte del video per ottenerle un risultato eclatante.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=115&v=iicnVez5U7M
La matita non fa niente di straordinariamente nuovo: emula una matita analogica ma come per tanti altri prodotti Apple che l’hanno preceduta lo fa in maniera totalmente nuova e sorprendentemente semplice da stupirti e farti domandare perché prima di Ive e il suo staff nessuno ha pensato di combinare queste tecnologie? Ed è questo lo spirito per cui è ancora bello meravigliarsi per una novità hi-tech e lo è ancora di più quando ti permette di combinare piccoli, semplici gesti creativi e moltiplicarli con grandi potenzialità digitali.
Un tesoro nascosto
Abbiamo detto all’inizio che Apple Pencil è stata ed è utilizzata da pochi: da una parte perchè fino a ieri il prezzo di ingresso alla tecnologia era elevato per il necessario acquisto di iPad Pro, dal’altra perché Apple fino ad oggi non si è curata in questi mesi di proporre un sistema per farla usare ai visitatori dei propri negozi: basterebbe qualche minuto a contatto con il tablet, la matita ed una applicazione come ProCreate per capire il potenziale che si nasconde in quel cilindretto con la punta conica e soprattutto nelle vostre mani.
Francamente non capiamo il perchè di questo strano atteggiamento: possibile che non si sia trovato un modo per assicurare che l’utente potesse provare da solo, di sua iniziativa, il brivido di impugnare direttamente uno degli strumenti creativi con le più alte capacità espressive creati negli ultimi 40 anni? Speriamo che con il lancio del nuovo modello di iPad Pro da 9.7” questa lacuna venga colmata e che un oggetto così essenziale nella sua forma ma in grado di combinare mondi apparentemente lontani e in antitesi sia riconosciuto per la visionarietà di una Apple che sa reinventare uno degli strumenti per rappresentare e progettare più semplice al mondo, la matita.
Chi scrive è un orgoglioso utente di Apple Pencil e quello che vedete qui sotto è il primo disegno realizzato ad un’ora dall’apertura della sua confezione con il software ProCreate per iPad.