3D Touch h richiesto anni di lavoro. Sono i manager di Apple a spiegarlo a Bloomberg, in particolare Jony Ive, Craig Federighi, Phil Schiller e Alan Dye che approfondiscono un argomento, evidentemente, centrale nel discorso delle tecnologie (e del marketing) di Apple a coronamento dei prodotti di ieri.
Schiller ha spiegato che dal punto di vista progettuale, la creazione di hardware con funzionalità 3d Touch è stata “incredibilmente difficile” implicando “un’enorme quantità di costi e investimenti nella fabbricazione” per Apple, motivo per il quale la società voleva essere sicura di avere investito sulla tecnologia più appropriata.
“Lavorando con Corning, Apple ha creato la cover glass per iPhone flessibile; con lo swipe il telefono funziona come sempre ma basta premerlo e i 96 sensori integrati nella retroilluminazione del display retina identificano cambiamenti microscopici nella distanza tra loro stessi e il vetro. Queste misurazioni sono poi combinate con segnali dal sensore touch per sincronizzare il movimento delle dita con l’immagine sullo schermo”. “La sensazione di normalità dei “Peek” e “Pop” sullo schermo è accompagnata da feedback aptici di 10-15 millisecondi, piccole vibrazioni per indicare il corretto lavoro delle dita al completamento di un’azione.
“Alla fine – ha detto Ive – questo è il nostro obiettivo, ciò che stimola il nostro impegno in tutta la società. 3d Touch è qualcosa sul quale si stava lavorando da molti, molti anni».
Dopo anni di lavoro Apple ha spiegato di essere piuttosto fiduciosa nella tecnologia e spiegato come questa offrirà nuovi modi di navigare e vivere l’iPhone. Basta premere leggermente per dare un’occhiata a una foto, un’e-mail, una pagina web o altri contenuti, e premere un po’ più a fondo per entrare direttamente dentro un contenuto, funzioni che sono già sfruttate dall’app per il Meteo, iTunes, da quelle di messaggistica, siti web. Facebook e Instagram supporteranno la funzione nelle rispettive app per iOS.
https://youtu.be/cSTEB8cdQwo