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3 Australia, lancia un’offerta “ufficiosa” per iPhone

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Se l’iPhone non viene da te, tu vai all’iPhone. Ecco la filosofia che Tre Australia ha deciso di seguire per offrire ai suoi clienti il telefono di Apple. Dopo avere provato in tutti i modi, compreso un blog con la voce della “gente comune”, a convincere la Mela a consegnarle il dispositivo da inserire nella sua offerta senza però riuscire nell’impresa, l’operatore mobile di Hutchinson Whampoa aggira l’ostacolo e va essa stessa a caccia di chi ha già  comprato un telefono dai suoi concorrenti Optus, Vodafone e Telstra, i tre operatori mobili che commercializzano ufficialmente iPhone.

L’idea è semplice ma, a prima vista, efficace: a partire dal 4 agosto tutti gli utenti di iPhone 3G sbloccati che passeranno all’operatore 3 australiano avranno subito diritto a un credito iniziale di traffico di 300 dollari (da qui in poi sempre intesi australiani), pari a circa 180 euro. Il dettaglio più interessante è però rappresentato dagli abbonamenti mensili, per la durata anche qui di due anni, che offrono a prezzi accattivanti consistenti volumi di telefonate, SMS e traffico dati. L’offerta più abbordabile è quella che prevede un canone mensile di 49 dollari (circa 30 euro) per ottenere un valore di 350 dollari in chiamate e SMS, un valore di 240 dollari pari a 300 minuti vero utenti 3 e 1 GB di dati.

La stessa formula è valida per i piani di abbonamento superiori, salvo ovviamente quote maggiori di telefonate e traffico dati, eccole in sintesi: 69 dollari al mese (circa 40 euro) per 650 dollari in chiamate e SMS, più un valore di 350 dollari pari a 500 minuti di chiamate gratuite verso 3 e 2 GB di dati; canone da 99 dollari mensili (circa 59 euro) per ottenere 1000 dollari in chiamate e SMS, 2500 minuti di chiamate verso 3 e 2 GB di dati; canone di 129 dollari (78 euro) per 1200 dollari in chiamate e 2500 minuti verso 3 e 2 GB di dati; 149 dollari mensili (circa 90 euro) per un valore di 1600 dollari in chiamate, 2500 minuti verso 3 e 2 GB di dati; infine 199 dollari mensili (circa 120 euro) per un valore di 2000 dollari in chiamate, 3000 minuti verso 3 e 2 GB di dati.

In pratica oltre alle offerte ufficiali dei tre operatori che commercializzano iPhone 3G in Australia, tutti i possessori dello smartphone della Mela avranno a disposizione una quarta alternativa a patto di sbloccare iPhone, in modo più o meno contrattuale. Per esempio con l’operatore Optus iPhone può essere sbloccato in qualsiasi momento pagando 80 dollari, oppure gratuitamente dopo 6 mesi di abbonamento. Per quanto riguarda invece l’offerta di 3 Australia il credito iniziale di 300 dollari, pari a circa 180 euro, sembra essere inserito nell’offerta proprio per rimborsare sotto forma di telefonate e traffico gli utenti che dovranno pagare una penale per terminare anticipatamente il contratto biennale con l’operatore originario.

Ancora prima del lancio le caratteristiche e il target di riferimento di iPhone 3G suggerivano una elevata compatibilità  tra lo smartphone della Mela e la multinazione H3G. L’operatore è da sempre infatti all’avanguardia per quanto riguarda le tecnologie di rete 3G, infine ha sempre basato la propria offerta commerciale in telefoni alto di gamma e smartphone resi più appetibili agli utenti grazie a prezzi sovvenzionati in cambio di quote minime di traffico mensile o abbonamenti plurieannali.

Ricordiamo che anche la filiale italiana di 3 non ha mai celato il proprio interesse per iPhone usando il bastone e la carota; prima minacciando il ricorso all’antritrust, poi dichiarandosi disponibile a qualunque proposta commerciale da parte di Apple. Ora, almeno stando alle parole di Novari, si sarebbe aperto uno spiraglio; e in autunno, sempre stando a quanto dichiarato dall’amministratore delegato, iPhone arrivare anche nell’offerta di Tre ma se il quadro non dovesse comporsi sicuramente l’idea originale di Tre Australia potrebbe essere un buon esempio da seguire: offrire uno sconto sul credito telefonico e un piano ad hoc per iPhone in Italia è ancora più semplice ed efficiente di quanto non è in Australia.

Non solo nel nostro paese ci sono in circolazione decine di migliaia di iPhone liberi da ogni vincolo per le differenti politiche commerciali di Apple che offre il cellulare senza blocco operatore, ma anche quelli che vengono venduti dagli operatori mobili Vodafone e Tim con contratto lo sono. Per portare un cliente con gli iPhone acquistati a prezzo pieno su rete Tre basterebbe un piano dati più generoso di quello degli operatori ufficiali specificatamente dedicato ai possessori di iPhone; per i secondi sarebbe forse sufficiente offrire un incentivo sotto forma di bonus chiamate pari al costo della penale d’uscita dal contratto, oltre ad un bundle dati e voce accattivante.

Il tutto, se davvero a Tre Italia interessano i clienti del cellulare della Mela, appare per nulla impossibile, sia sotto il profilo tecnico che sotto quello del ritorno economico.

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