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35 Anni dopo: come festeggiare l’anniversario di Apple II

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Immaginatevi di avere la possibilità di fare un passo indietro nella preistoria dell’informatica personale quando ancora le applicazioni si passavano da un computer all’altro registrate su una musicassetta philips o magari prima ancora trascritti da riviste piene di listati in un linguaggio dai comandi redatti in un inglese abbastanza comprensibile.

Immaginatevi di avere un computer compatto con una tastiera di buona fattura e facilmente accessibile con la rimozione di un grande coperchio che fungeva anche da base per un monitor a due colori dai fosfori verdi, un computer che svelava la sua anima di condensatori, resistenze, chip pronto ad accogliere schede, accessori come Joystick analogici e tavolette e persino sintetizzatori sonori: il mondo di Apple II.

Apple II è stato per molti (e pure per chi scrive) lo strumento di avvicinamento all’informatica “seria”, quella che ti permette di studiare ed elaborare programmi gestionali e di calcolo, di espandere un sistema con schede ed interfacce, di farlo diventare un mezzo di potenziamento per una azienda o per uno studio professionale ma è stato pure il ponte per entrare in un regno incantato, quello della mela con il morso che poi è diventato impossibile lasciare per quella sorta di legame indissolubile che si crea con gli oggetti e le passioni che ci aiutano a maturare.

E’ così in quel 1977 in cui da noi in Italia Lucio dalla cantava “Come è profondo il mare” citando la categoria oggi ormai quasi scomparsa dei “Linotipisti” nasceva il primo vero personal computer a larga diffusione che sarebbe mutato progressivamente negli anni fino ad assomigliare sempre di più al suo figlio strafigo di nome Macintosh e poi scomparire dall’orizzonte Apple negli anni in cui Steve Jobs e Steve Woznjack avevano già lasciato l’azienda.

L’abbiamo conosciuto nelle sue incarnazioni con uno spartano monitor a fosfori verdi nella versione II e II+, con una livrea rinnovata nella versione IIe, con il look “Biancaneve” nella versione IIc disegnata da Frog Design e infine nella versione IIgs con schermi ultracolorati ed un software di sistema che sembrava dire “vorrei fare il Mac ma non posso”.

Abbiamo interagito con Apple II attraverso Joystick che oggi ci farebbero sorridere per il loro design e la quantità di parti meccaniche presenti ma anche con penne ottiche che ci consentivano di interagire “miracolosamente” con lo schermo e alla fine pure con mouse, anche questo rubato al Mac, abbiamo stampato con enormi e bellissime e rumorose Imagewriter ad aghi ma prima ancora con la muta e costosa SilentWriter a tecnologia termica.

Abbiamo ascoltato la musica prodotta da suoi sintetizzatori a 8 bit in produzioni di tutti i tipi ma anche pietre miliari dell’evoluzione musicale come Future Shock di Herbie Hancock prodotto con una scheda AlphaSyntauri, abbiamo pure utilizzato i suoi emuli provenienti prima dagli USA e poi dall’estremo oriente e pure assemblati tra la Romagna e le Marche come il Lemon II o tutta le serie abbinata frutti-clone, dalla pera all’arancia.

Lo abbiamo visto lavorare in qualche studio o nelle sedi di associazioni fino a pochissimi anni fa ancora con dei floppy disk da 3.5 pollici che avevano sostituito i bellissimi e sottili dischi da 5 pollici e un quarto.

E infine lo abbiamo visto rinascere dentro decine di emulatori che girano sulle più disparate piattaforme e pure sul web per farci ritrovare, oggi che siamo assuefatti ai milioni di colori e alla super-risoluzioni, la magia di quegli schermi, di quei giochi a grandi pixel che tra platform, avventure, strategia ed azione si ripetono oggi stracarichi di dettagli ma che si rivelano divertenti anche per chi non ha il gusto del retrogaming.

Qui sotto trovate un po’ di materiale per conoscere la storia dei primi Apple che hanno avuto successo come Personal computer: i video di presentazione dei prodotti, una fotogalleria con i modelli più belli della serie tratta dal sito Vectronics e infine il link alla alla storia dei primi Apple II con una serie di articoli apparsi su Macitynet lo scorso anno.

Se invece volete divertirvi ad emulare Apple II sul vostro Mac scaricatevi il potentissimo e aggiornato (gira anche su Mac con processore M1) emulatore Virtual II che trovate descritto su questa pagina.

Infine se volete toccare con mano Apple II e altri modelli di Apple che hanno fatto la storia e transitate in quel di savona andare a visitare Apple Generation di AllAboutApple dal 21 Aprile al 20 Maggio 2012.

Qui sotto il Woz presenta nel 1984 tutta la produzione Apple I e Apple II rivelando alcuni dei segreti del design dei vari modelli.

Ecco l’unboxing di un Apple IIe perfettamente funzionante e collegato ad un TV grande schermo.

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