Nelle ultime ore si sta consumando un piccolo giallo fra gli internauti italiani: la pietra dello scandalo riguarderebbe il presunto costo di H3G per l’iPhone 4: secondo quanto riportato da Repubblica, il costo dell’ultimo modello di iPhone venduto nei negozi H3G sarebbe 599 e 699 euro, rispettivamente per i modelli da 16 e 32 GB, prezzo per modelli completamente sbloccati e privi di qualunque vincolo contrattuale quindi acquistabili presso i negozi 3 ma utilizzabile con qualunque operatore. Come dire 60 e 80 euro meno non solo del prezzo della concorrenza Vodafone e Tim, ma anche di Apple che praticherà queste cifre sul suo negozio on line e presso i suoi Apple Store Cifre che farebbero la gioia di ogni aspirante possessore di iPhone ma che vanno prese, almeno a prima vista, con un po’ di cautela.
Sarebbe davvero strano, infatti, che Apple accettasse di proporre ai clienti un dispositivo ad un costo così smodatamente più alto di quello praticato da un partner per lo stesso identico prodotto. In secondo luogo il margine che viene offerto da Apple su questo tipo di prodotto a chi lo rivende in passato percentualmente è stato largamente inferiore al -10% che 3 andrebbe a praticare.
Ma anche ammettendo che Apple accetti di non vendere un solo iPhone lasciando il commercio dei senza contratto del tutto in mano a 3 (logica inversa a quella praticata in tutti i paesi del mondo dove Apple tende a tenere per sè questo mercato, lasciando agli operatori il compito di battagliare per gli abbonamenti) risulta difficile cogliere il senso commerciale di una simile operazione anche ponendosi al punto di vista di H3G. Viene da chiedersi per quale ragione Hutchison Whampoa dovrebbe alimentare il mercato di chi va a caccia di un telefono nudo e crudo, perchè di questo stiamo parlando, per poi metterci dentro la scheda di un altro operatore buttando quella di tre nel primo cestino dietro al negozio. Il risultato è facile da intuire: lunghe file di persone in cerca di un telefono libero da contratto davanti alle vetrine dei negozi 3 e poca gente, ma interessata agli abbonamenti, da Tim e Vodafone; i concorrenti di 3 certo non piangerebbero lacrime amare di fronte a questo scenario, visto che i clienti che portano un valore aggiunto non sono quelli che acquistano il telefono per metterci una ricaricabile (che se lo comprerebbero tutti da 3) ma quelli che si abbonano per 24 mesi, che potrebbero continuare a fare valutazioni su copertura, servizi, costi, contratti in essere e sconti, per scegliere Vodafone o Tim. O magari, per aggiungere la beffa al danno, comprare il telefono scontato da 3 e poi farsi un contratto voce e dati a piacimento da Vodafone o Tim.
In questo ottica non va neppure escluso il rischio che 3 corre di alimentare il mercato di coloro che tenteranno di fare incetta di iPhone a costo ribassato per poi rivenderlo, quando non ce ne saranno più all’orizzonte (e questo accadrà molto probabilmente a brevissimo, forse addirittura prima di domenica) con un margine elevato che grazie allo sconto praticato da 3 diventerebbe anche più succoso, il che non farebbe felice nessuno: 3 ed Apple.
Insomma, pur non avendo tutti gli elementi a disposizione per una valutazione definitiva, ribadiamo che è difficile rendere logica dal punto di vista commerciale un’operazione di questo tipo. L’unica ipotesi è che la notizia di Repubblica sia “incompleta” ed un vincolo di qualche tipo possa sussistere (magari su una ricarica obbligatoria per un certo numero di mesi), in modo da giustificare il prezzo ribassato. Oppure che 3 abbia qualche asso nella manica che al momento ci sfugge.
H3G, tra mille dubbi ed interrogativo, non ha in alcun modo confermato la notizia, né sul canale ufficiale di Twitter (dove si legge al proposito solo un “notizia assolutamente non ufficiale”, frase da intendere a piacere…) , né su Facebook; allo stesso modo, però, la notizia non è stata nemmeno smentita. Non resta quindi che attendere le prossime ore per sciogliere il nodo che ancora nasconde l’ufficializzazione dei prezzi.
[A cura di Giordano Araldi]