“Seduto in quel caffè io non pensavo a te… “ sono i primissimi versi di 29 Settembre, una delle canzoni più note di Lucio Battisti, il cantante che ha segnato un’intera epoca della musica italiana prima con i suoi 12 Album con Mogol, autore dei testi e poi da solo in collaborazione con la moglie e il poeta Pasquale Panella.
La canzone, la prima di successo composta dalla coppia fu registrata nel 1967 da Murizio Vandelli e poi da Battisti stesso due anni dopo.
Battisti ha rappresentato la colonna musicale della generazione di chi scrive queste note e anche di qualcuna delle successive non solo attraverso l’ascolto diretto ma pure con lo strimpellare canzoni con i primi giri di chitarra: “La canzone del sole” con le sue posizioni base è stata per tanti chitarristi in erba il primo salto nella musica ascoltata a quella suonata.
Battisti ci ha lasciato nel 1998 e gli LP e i CD di Battisti si sono venduti per tanti anni ma l’ingresso dei suoi primi 12 album (la produzione fino al 1980) nei maggiori circuiti di streaming e nella musica “liquida” avviene solo oggi dopo una lunga storia di battaglie in tribunale tra gli eredi, la moglie e collaboratrice Grazia Letizia Genovese e il figlio Luca, Mogol e la casa di edizioni musicali Ricordi ora parte del gruppo Vivendi: al centro la gestione “conservativa” della società Acqua Azzurra che è finita con un fallimento.
E così dal 9 Settembre 2019 gli album di Battisti potevano potenzialmente essere esposti di nuovo al grande pubblico che non frequenta più i supporti fisici.
La data scelta per l’uscita ufficiale su iTunes, Spotify e altri servizi di streaming non poteva essere che il 29 Settembre, oggi, 50 anni dopo la prima registrazione di Battisti di una delle sue canzoni più popolari.
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