“1984” è il nome dello storico spot con il quale fu presentato il primo Macintosh. Considerato una pietra miliare della cinematografia pubblicitaria, per la produzione all’epoca Apple non badò a spese e si affidò all’agenzia pubblicitaria Chiat/Day.
Per il montaggio fu ingaggiato Ridley Scott (che l’anno prima aveva terminato di dirigere Blade Runner) e come produttore esecutivo Richard O’Neill. L’idea dell’eroina che in canottiera bianca assalta le istituzioni era segno della volontà di Apple di associare il suo brand al mondo dei ribelli, di coloro che “pensano in modo diverso” (per citare un altro famoso spot che arrivò qualche anno dopo), di quanti vogliono riaffermare se stessi.
Come racconta Water Isaacson nella biografia dedicata a Jobs, l’allora CEO di Apple John Sculley dopo aver visto lo storyboard era scettico ma convinse ad ogni modo il board riuscendo a ottenere un budget per l’epoca inaudito (750.000$ per le sole riprese); le scene furono girate a Londra, usando decine di veri skinhead con il ruolo di persone ipnotizzate dai discorsi del Grande Fratello che compariva sullo schermo, ovvio omaggio al romanzo “1984” di George Orwell che descrive un futuro distopico.
Lo spot fu mostrato in anteprima alle Hawaii a una riunione della forza vendite Apple e i venditori rimasero colpiti dalla visione. Jobs decise di proiettarlo alla riunione del consiglio di amministrazione nel dicembre del 1983, ma dopo la proiezione non tutti si resero conto dell’impatto e del potente messaggio insito nel filmato. Sculley era scettico tanto che chiese a Chiat/Day di rivedere gli spazi pubblicitari che avevano acquistato per le due versioni dello spot (da 30 e da 60 secondi), Jobs invece era entusiasta; il defunto co-fondatore di Apple ne parlò una sera con Woziak: anche quest’ultimo rimase colpito dopo la visione al punto di decidere di pagare di tasca propria metà del budget necessario per trasmetterlo almeno una volta. Si trattava di 800.000$; “Se tu paghi la metà”, disse Woz, “l’altra metà ce la metto io”.
L’agenzia riuscì a ottenere uno spazio nel secondo tempo del Super Bowl: per 30 secondi 96 milioni di spettatori assistettero a una pubblicità diversa da tutte quelle che avevano visto fino a quel momento. “Il 24 gennaio Apple computer presenterà Macintosh” recitava lo slogan, “e capirete perché il 1984 non sarà come 1984“. Il successo fu fenomenale: tutti i network nazionali e cinquanta stazioni locali mandarono in onda servizi su quella campagna pubblicitaria, offrendo una diffusione senza precedenti (all’epoca non c’era certo YouTube), tanto che alla fine lo spot fu poi scelto da “Tv Guide” come il miglior spot pubblicitario di tutti i tempi. Ancora una volta Jobs aveva visto giusto….