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2007, un altro anno per Apple

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Lo ha annunciato durante il Macworld di San Francisco dello scorso gennaio, prendendo anche in giro la platea: “Un navigatore, un iPod, un telefono…”. Sembravano tre e invece sono una cosa sola: è l’iPhone, il telefono di Apple che non è solo un telefono e che per 12 mesi ha accompagnato la vita di tutti gli appassionati. Steve Jobs aveva detto: “Ne venderemo 10 milioni entro la fine del 2008”, e invece, alla fine del 2007, sono già  cinque milioni in quattro mesi. Forse ce la fanno, dato che solo negli Usa hanno superato quota 27% e sono diventati il secondo produttore di smartphone per sistema operativo dopo Blackberry e davanti a Symbian, Windows Mobile, Linux e Palm Os.

L’iPhone non è stata l’unica novità  del 2007 per Apple. Da un punto di vista industriale, ad esempio, Apple ha fatto una vera e propria rivoluzione nel modo in cui si vende. Alla fine dell’anno ha 203 negozi tra Stati Uniti, Europa ed Asia, che fanno ben un quinto delle revenue dell’azienda: 1,25 miliardi di dollari sul tatotale di 6,2 miliardi alla chiusura del trimestre a settembre 2007 (l’ultimo dell’anno fiscale, secondo il metodo di contabilità  adottato da Apple). Una crescita del 42% rispetto allo stesso trimestre del 2006. Considerando che il resto del mercato retail è in crisi, si tratta di un risultato impressionante, conseguito in soli cinque anni.

Non è ancora finita, però: Apple, “game changer” rivoluzionaria nella telefonia, ha anche lanciato nel corso dell’anno la nuova versione del suo sistema operativo. In leggero ritardo rispetto alle previsioni, Leopard si è dimostrato un buon sistema operativo con un lancio straordinario che ha venduto due milioni di copie nel primo fine settimana. Come il predecessore la primissima versione ha lasciato qualche brivido (il bug di quando si spostano i file da un disco a un altro, nel caso il trasferimento venga interrotto) ma in sostanza si è rivelato un ottimo sistema operativo. Più stabile, più veloce, più potente, soprattutto con i processori Intel. E da questo punto di vista, grazie anche al lancio dei nuovi iMac con fondo nero, la gamma di Apple è davvero potente come forse mai prima.

Computer e non solo: dopotutto, proprio il Macworld dello scorso gennaio è quello che ha segnato anche l’annuncio dell’abbandono del nome commerciale “Apple Computer Inc.” per il più snello “Apple Inc.”, perché l’azienda è evidente dai successi dell’iPod e da quelli previsti dell’iPhone che non vende più solo computer.

Lo scorso gennaio è arrivata anche la Apple Tv, una sorta di “esperimento” come l’ha definito Steve Jobs, che ancora non ha convinto le masse, come nel caso dell’iPhone. Ma si sa già  grazie alle indiscrezioni che ci saranno novità  sul settore degli accordi per i contenuti video di iTunes Store e questo potrebbe essere anche il preludio a cambiamenti per quanto riguarda l’hardware di Apple Tv.

Tra l’altro, nella vicenda del DRM, cioè il lucchetto digitale che vincola chi acquista una canzone a un predeterminato hardware oppure a un tipo di contratto d’uso, Steve Jobs durante lo scorso febbraio ha pubblicato una lettera aperta in cui chiarisce che non ama il DRM e che soprattutto il futuro sarà  senza. Alle parole sono seguiti i fatti e in effetti non solo iTunes Store ma anche Amazon e altri si stanno muovendo lungo quella strada. Intanto, durante l’estate è arrivato anche l’annuncio che NBC esce da iTunes Store.

Ad agosto Apple ha lanciato la versione 08 della suite iLife, che migliora ancora il modo di gestire la nostra vita digitale. Cambia radicalmente iMovie, migliorano iPhoto e iWeb, aumenta la compatibilità  con la rete e migliorano notevolmente i servizi .Mac, che si integrano anche con Google Maps, Google AdSense e YouTube: il buon rapporto con la casa guidata da Eric Schmidt va avanti dopo l’exploit dell’iPhone sul quale ben due software del motore di ricerca fanno capolino.

Un’ultima segnalazione: Safari per Pc, che si sta facendo onore e che sta facendo aumentare nettamente, insieme alla versione per iPhone, il numero di naviganti che scelgono le tecnologie di Apple per andare in rete. Il 2007, un buon anno per la casa della Mela. Se volete approfondire, con il libro del vostro cronista, Emozione Apple potete ripercorrere la storia anche degli anni precedenti. Intanto, un augurio di un 2008 all’insegna della mela!

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