200mila persone, 100 linee di produzione non bastano ad Apple per costruire abbastanza iPhone 6 e andare incontro alla richiesta attuale. Questi alcuni dei numeri e la situazione in cui si trova oggi Apple, a poche ore dal lancio del nuovo modello, così come essi sono descritti dal sempre molto informato Wall Street Journal
Secondo il giornale finanziario, nel corso delle ultime settimane Foxconn, l’azienda che costruire su ordine di Apple gli iPhone 6 e iPhone 6 plus, ha destinato all’assemblaggio del telefono quasi interamente il suo impianto di Zhengzhou, nella Cina centro settentrionale. Durante le ultime settimane, l’azienda taiwanese ha costantemente aumentato la forza lavoro, con assunzioni in serie e ora ci sono più di 200.000 persone che stanno cercando di soddisfare, su 100 linee di assemblaggio, l’enorme richiesta inoltrata da Cupertino, ma gli sforzi al momento sono stati inutili. Apple richiede molti più telefoni di quelli che Foxconn è in grado di costruire, in particolare perché è l’unico partner a produrre il modello da 5,5 pollici. In più è sempre Foxconn che costruisce la maggior parte dell’iPhone 6 da 4,7 pollici.
Secondo una persona “informata sui fatti”, da Zhengzhou escono ogni giorno 140.000 iPhone 6 plus e 400.000 iPhone 6. Queste cifre non sono state neppure in grado di soddisfare i preordini che, come noto, sono stati subito esauriti e ora si deve attendere fino ad un mese per avere la spedizione di un modello. Lo stesso contatto avrebbe rivelato al WSJ che la produzione degli iPhone 6 plus è ancora distante dalla massima potenzialità. Le 100 linee di assemblaggio di iPhone 6 plus viaggiano infatti ancora al 50/60% della loro massima capacità, il che, sommato al fatto che è solo Foxconn a costruirli, spiegherebbe la ragione per cui questi modelli sono quelli più scarsi. Le cose vanno meglio per iPhone 6, le linee viaggiano infatti all’85% delle potenzialità
In base a quanto riferito al giornale, l’ostacolo maggiore deriva dagli schermi in-cell, una particolare tecnologia d cui abbiamo già parlato mole altre volte, che consente di produrre telefoni molto più sottili perché integra lo strato touch con lo schermo vero e proprio, rendendo inutile avere due strati uno sull’altro.