Apple Watch non è uno smartwatch: Apple non ha mai usato questo termine nella sua comunicazione e nemmeno sul proprio sito. Sempre però in ogni fotografia e video Apple Watch segna le 10:09, mentre alcuni modelli di Galaxy Gear mostrano le 12:45. Una differenza non da poco ma che rischia di passare inosservata ai più: il dettaglio però non è certo sfuggito agli appassionati di orologi.
A differenza di iPhone e iPad che mostrano sempre l’ora impostata alle 9:41, (secondo la vulgata, il momento esatto in cui Steve Jobs mostrò per la prima volta al mondo il rivoluzionario iPhone), poi esteso per uniformità anche al tablet, Apple Watch fa categoria a sé e l’orario segnato sempre alle 10:09 non è il momento in cui Tim Cook e colleghi hanno presentato Apple Watch. Si tratta di una antichissima tradizione, in pratica una regola non scritta che da quasi un secolo vige nel mondo dei costruttori di orologi, tutti inclusi, da quelli meccanici più blasonati e costosi fino a quelli più commerciali ed economici al quarzo.
La tradizione degli orologi sempre impostati alle 10:09 (minuto più minuto meno) risale addirittura agli anni 20 del secolo scorso e sembra sia stata impiegata per la prima volta da Hamilton, storica società USA tutt’oggi prospera all’interno del gruppo Swatch. Nel corso della sua lunga esistenza Hamilton ha creato orologi tanto riconoscibili da diventare quasi leggendari, come il modello Ventura di Elvis Presley, lo stesso orologio indossato dai protagonisti di Man In Black, fino ad arrivare a un ruolo fondamentale, quasi da protagonista nell’ultimo capolavoro di Nolan Interstellar. Abbandoniamo la ricca storia di Hamilton per seguire quella dell’orario impostato alle 10:09 successivamente adottato anche da Rolex, Timex e via a seguire da tutti gli altri principali costruttori, blasonati o meno.
Anche se l’idea dell’orario impostato alle 10:09 risale ai primi decenni del 1900, l’acume dietro la scelta profuma di marketing e psicologia dei consumatori che non sfigurerebbero oggi nell’era dell’ecommerce mobile. Innanzitutto alle 10:09 le lancette permettono di leggere il nome completo del marchio, praticamente quasi sempre iscritto sotto le ore 12 al centro del quadrante. Nella stessa posizione rimane libero lo sguardo anche per osservare la finestra della data, che è quasi sempre posizionata alle ore 3 oppure alle ore 9. Infine l’effetto inconscio: con le lancette impostate alle 10:09 il quadrante dell’orologio sembra sorridere all’osservatore, in una sorta si smiley ante litteram. Con altri orari invece le lancette assumo espressioni astratte diverse, magari persino un viso cupo e triste: meglio evitare.
Tutte le ragioni dell’ora impostata alle 10:09 nel mondo degli orologi sono state illustrate in un articolo del 2008 del New York Times ripreso da Tuaw. Il messaggio è chiaro e anche questa volta, piacevolmente senza sorpresa, Apple ha curato ogni minimo dettaglio: Apple Watch non è uno smartwatch. Mentre Galaxy Gear che è un gadget per appassionati di tecnologia con funzioni “innovative” può mostrare le 12:45 o un qualsiasi orario a scelta, Apple Watch è un articolo di moda ma soprattutto è un vero orologio, così l’ora visualizzata deve per forza di cose essere le 10:09. Che poi possa rilevare il battito cardiaco, comunicare con iPhone, far girare app e molto altro ancora, è un altro dettaglio che scopriremo meglio nei prossimi giorni e poi finalmente al lancio nei negozi.