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Il 29 giugno 1975 Steve Wozniak effettuò il primo test del prototipo che poi divenne Apple I, uno dei primi personal computer in assoluto, macchina leggendaria nella storia dell’informatica e che ha dato vita ad Apple. Per celebrare la ricorrenza, a 41 anni di distanza, Cnet riepiloga 10 curiosità di Apple I, con una serie di dettagli tecnici e fatti che risultano interessanti per gli appassionati di Cupertino e non solo.
Prezzo originale e valore
Apple I costava 500 dollari se acquistato all’ingrosso che salivano a 666,66 dollari per la vendita al dettaglio. Anche se il 6 ripetuto offre richiami biblici e significati religiosi, Wozniak ha successivamente dichiarato che né lui né Steve Jobs ne erano al corrente. Infatti il prezzo di listino al dettaglio era stato calcolato aggiungendo un ricarico pari a un terzo del prezzo all’ingrosso: così la percentuale del 33,33%, in realtà seguita da un numero infinito di 3, dava come risultato un prezzo di 667 dollari arrotondato.
Per comodità di digitazione di Woz e per la sua predilezione per i numeri ripetuti, fu scelto il prezzo di 666,66 dollari. Ne furono costruiti poche centinaia e molti sono andati distrutti: con il successo di Apple i pochi esemplari rimanenti hanno raggiunto valutazione stratosferiche. Il prezzo più alto mai pagato per un Apple I funzionante è stato di 905.000 dollari nel 2014.
Questione di processore
Il primo prototipo di Apple I funzionava con il processore Motorola 6800 che costava 175 dollari. Woz cambiò idea quando fu presentato il processore MOS 6502 al prezzo di 25 dollari che fu scelto per ridurre ulteriormente il costo e il prezzo di Apple I
L’hardware non è mai stato tutto
Con una frequenza di funzionamento di 1 MHz e 4 KB di RAM, espandibili a 8KB e 48 KB, Apple I non era certo il computer più potente dell’epoca, ma già allora aveva caratteristiche uniche, volute dal Woz per rendere più semplice vita e utilizzo per l’utente.
Fai da te ma diverso dagli altri
In quegli anni la maggior parte dei computer personali era venduta in kit di montaggio: erano gli utenti che dovevano saldare i chip sulle varie schede, occorreva poi un monitor professionale piuttosto costoso. Invece Apple I era composto da solamente 60 chip su una singola scheda, il tutto era venduto già saldato e assemblato. L’utente doveva però acquistare tastiera, alimentatore e monitor. Per ridurre ulteriormente la spesa il Woz integrò il collegamento diretto con una televisione standard, all’epoca una scelta originale.
La rivoluzione non fu capita dai colossi
Quando progettò Apple I Steve Wozniak era un dipendente Hewlett Packard e non aveva nessuna intenzione di lasciare il suo posto di lavoro. Da contratto le invenzioni create dai dipendenti nel proprio tempo libero dovevano essere proposte prima al datore di lavoro: così fece il Woz ma i dirigenti HP non ritennero che un computer personale ed economico potesse avere successo di mercato. La stessa IBM, allora leader dei mainframe, presentò il PC originale solo diversi anni più tardi.
Il genio dell’hardware e quello del marketing
Steve Wozniak è il padre di Apple I e Apple II, due macchine progettate con un estro ingegneristico riconosciuto da sempre: il Woz progettava e riprogettava tutto da capo con l’obiettivo di ridurre sempre al minimo il numero dei chip su scheda, spremendo il massimo delle funzioni da ogni singolo componente sfruttato in modo originale e creativo. Ma Apple non sarebbe nata se il Woz non avesse incontrato Steve Jobs. Sua l’idea di vendere Apple I a privati, appassionati e ai primi negozi di computer, sua la ferrea volontà di fondare Apple.
Il duo più famoso dei computer era un trio
Nei primi giorni di Apple e di Apple I la società era composta da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne che però lasciò Apple prima del grande successo. Jobs volle Wayne in società perché era un factotum che poteva risolvere le liti che spesso sorgevano tra i due Steve. Tutto rischiò di fallire perché Wozniak non voleva assolutamente lasciare Hewlett Packard: Steve Jobs durò fatica per fargli cambiare idea.
Quanti ne sono stati costruiti e quanti ne rimangono
Si stima siano stati costruiti solamente 200 esemplari di Apple I. Steve Wozniak era l’unica persona in grado di offrire assistenza tecnica, così Apple invitò i possessori a restituirlo per passare ad Apple II: la maggior parte degli Apple I furono ritirati e distrutti, per questa ragione gli esemplari superstiti sono pochissimi e il loro valore continua ad aumentare. Nel novembre del 2010 Marzo Boglione, imprenditore e collezionista di retro computer ne ha acquistato uno all’asta da Christie’s a Londra per 157.245 euro. Nel 2011 al Politecnico di Torino l’Apple I acquistato da Boglione è stato rimesso in funzione con un evento dedicato a cui Macitynet era presente.
I floppy c’erano ma le audio cassette costavano meno
Anche Apple I poteva essere collegato a una unità esterna per leggere e scrivere dati su floppy disk, ma il costo era sostenuto. Per questa ragione Steve Wozniak creò una interfaccia da 75 dollari per collegare Apple I a un normale registratore di cassette audio
Star Trek era già di moda
Tra i primi software disponibili per Apple I ricordiamo il gioco di Star Trek venduto a 5 dollari nel 1977.