Numeri da record per la trimestrale Intel comunicata dall’azienda nella nottata tra martedì e mercoledì, a mercati chiusi. I mesi tra giugno e settembre hanno fatto segnare profitti per 3,32 miliardi di dollari, in rialzo del 19% rispetto allo stesso periodo del 2013, con un fatturato in crescita del 7,9% che si assesta a 14,55 miliardi. Il profitto per azione è di 66 centesimi: meglio, se pur di un soffio, rispetto alle previsioni degli analisti, che si fermavano a 65 centesimi.
Sul fronte finanziario, l’azienda ha distribuito divendi per 1,1 miliardi di dollari, mentre ha annunciato di aver attuato un piiano di buyback (riacquisto delle proprie azioni) per oltre 4 miliardi.
Su quello industriale, invece, i numeri, parlano di una divisione Pc che fa la parte del leone, con entrate pari a 9,2 miliardi di dollari in crescita del 6% rispetto al trimetsre precedente e del 9% rispetto all’anno scorso.
Bene anche il Data center Group con entrate pari a 3,7 milirdi di dollari, in crescita rispetto al 2013 del 16%.
Cifre e percentuali di crescita più contenute per gli altri settori, come quelli dell’Internet delle Cose e del Software e servizi (che superano di poco il mezzo miliardo ciascuno) e praticamente inesistente quello Mobile con entrate per un solo milione di dollari (dato che Intel commenta con un laconico «in linea con le aspettative»).
Dunque, sono i personal computer a trainare i conti del colosso di Santa Clara, che nei tre mesi appena terminati ha raggiunto la quota di cento milioni di chip consegnati.
Una performance che non sembra aver subito contraccolpi dal ritardo di presentazione della nuova famiglia di chip Broadwell, i cui primi modelli hanno iniziato a vedersi in queste settimane, e che è attesa anche per equipaggiare la nuova generazione di Macbook (forse non prima del 2015).
Ma Broadwell per Intel non sarà solo una nuova tecnologia in grado di permettere la costruzione di computer meno ingombranti e più parsimoniosi, quanto il primo passo verso una convergenza tra Pc e tablet, che consentirebbe a Intel di uscire dall’empasse del ruolo marginale in cui è stata relegata nel settore mobile.
Intanto restano buone le previsioni anche per la fine dell’anno. Nel trimestre attualmente in corso Intel si aspetta ricavi per 14,2-15,2 miliardi di dollari.