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Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

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Quando arriva l’estate ricominciamo tutti a viaggiare, almeno un poco. O a sognare di farlo. O comunque per raggiungere parti della città o del paese dove viviamo che di solito non frequentiamo. Ecco, si può essere nomadi digitali anche sul terrazzo di casa propria o sul bordo della piscina comunale. E scrivere finalmente un grande romanzo, o magari semplicemente fare la mail e quelle relazioni scolastiche o di lavoro che erano rimaste indietro.

Ma come si fa? Chi vuole portare a giro il portatile? Magari ha poca batteria, magari costa tanto e il rischio di andare in piscina non vale la candela. O semplicemente, abbiamo solo un computer fisso. Ecco, ci viene incontro Logitech con la nuova edizione della sua tastiera ultraleggera e ultraportatile, piccola in tutto tranne che nel cartellino del prezzo (quasi cento euro!) che però permette di fare molto, moltissimo, anche con tablet, cellulare, e persino con tablet eInk Android. Come vedrete, ci siamo sbizzarriti. Anche comparandola con altre tastiere che in passato abbiamo usato per viaggiare.

Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

Keys-to-Go 2

Questa è la nuova tastiera di Logitech. Si chiama Keys-to-Go 2 ed ha la caratteristica di essere completamente rivoluzionata rispetto alla prima generazione di questa classe di tastiera. La prova in corso è con la versione “onnivora”, nel senso che funziona sia con dispositivi Apple che Android e Pc Windows, ma esiste anche una versione specifica per Apple (con una disposizione diversa e legende differenti dei tasti funzione, ma ci torniamo tra un attimo).

Questa tastiera è differente rispetto alla precedente versione, che era sostanzialmente una tavoletta di gomma irrigidita (bordi chiusi e tasti avvolti nella gomma) semplicissima ed estremamente portatile ma a scapito dell’usabilità, con dei tasti problematici da azionare. Invece, la nuova versione 2 è stata ripensata e presenta un miglioramento significativo sia nel funzionamento che nella sua attuazione.

Le specifiche tecniche

La tastiera ha dimensioni estremamente contenute ma molto usabili. La cover protettiva è integrata, nel senso che non può essere sganciata (e questo forse può essere un problema dal punto di vista della resistenza all’usura e allo sporco della cover stessa).

Se si misura la tastiera senza cover, questa ha una altezza di 25 cm, una larghezza di 10,5 cm e una profondità variabile (per via del profilo a cuneo) di 4,35-8,97 mm. Il peso è di 222 grammi, ovviamente inclusa la cover di protezione.

È realizzata con plastiche riciclate: grafite e grigio chiaro 36% PCR; lilla 33% PCR. Alluminio a basse emissioni di carbonio e, ci tiene a precisare Logitech, anche l’imballaggio è responsabile.

Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

Connessione e alimentazione

La tastiera, come tradizione di Logitech, è alimentata da batterie sostituibili tipo RS-232 con coperchio avvitato. La durata delle batterie è di tre anni con un uso, sostiene Logitech, di due ore di scrittura continua al giorno. Ovviamente con usi differenti, cambia. È tuttavia possibile questo piccolo “miracolo” che rende la tastiera più sottile di quelle con batterie tipo AAA e meno costosa di quelle con porte Usb-C e celle di batteria interna (che oltretutto rendono la tastiera più suscettibile ad infiltrazioni di sporco e polvere oltre all’umidità), grazie alla connessione con tecnologia Bluetooth Low Energy.

Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

La tastiera (come tutte le Logitech moderne) si può connettere a tre dispositivi passando facilmente da uno all’altro grazie alla tecnologia Easy-Switch: basta premere i tasti evidenziati F1, F2, F3 (ricordandosi a quale tasto corrisponde quale dispositivo). Vista la posizione sulla tastiera, è molto raro premerli per caso e comunque basta premere nuovamente quello giusto per riaprire la connessione. Una piccola luce su ciascuno dei tre tasti serve sia per il veloce pairing che per verificare quale si sia premuto.

Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

I tasti della tastiera

La parte dei tasti, ovviamente la più importante in una tastiera. Si tratta di una tastiera 65% completa, con layout italiano a 79 tasti. I singoli tasti hanno un profilo a forbice con 1 mm di attuazione (molto poco, ma vedremo che basta) e passo da 18 mm. Sono state ridotte le dimensioni dei tasti meno usati, come blocco maiuscole, accentate e tasti con caratteri speciali. Inoltre, i tasti funzione sono più piccoli e corrispondono a funzioni diverse per dispositivi di tipo diverso. Su macOS si attivano per l’illuminazione, l’audio, la vista finestre, la cattura schermate e gli emoji. Sono tutti riprogrammabili con l’app di Logitech (che qui non consideriamo, perché non disponibile sui dispositivi portatili come telefoni e tablet). Sul retro è presente anche l’interruttore acceso/spento.

Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

Perché è diversa dalle altre

L’arma segreta della nuova Keys-to-Go 2 è la custodia integrata, con interno coperto di microfibra e scavato per adattarsi al rilievo dei tasti, che permette di tenere comodamente la tastiera in borsa o nello zainetto proteggendo i tasti. Inoltre, offre una base di appoggio piana per eventuali dispositivi, se tutta aperta, oppure un rialzo leggero per la tastiera stessa se completamente ripiegata sotto. In questo modo però la microfibra della parte interna della copertura si può sporcare.

La versione “onnivora” che abbiamo provato è in colorazione grigio chiaro (praticamente color panna) che si sposta istantaneamente, e questo può essere un problema. Invece, le versioni color grafite e lilla sembrano permettere un uso più “on the road” con segni di vita vissuta meno evidenti. La versione per il solo mondo Apple manca del colore lilla.

Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

Infine ricordiamo che la tastiera è compatibile con tutto ma solo se questo tutto è moderno. Richiede infatti almeno Android 12.0 o versioni successive, ChromeOS, Windows 10 o versioni successive, iPadOS 17 o versioni successive, iOS 17 o versioni successive, macOS 14 o versioni successive.

 

La tastiera su strada

Sebbene la nuova Keys-to-Go 2 non sia altrettanto sottile come la sua precedente incarnazione, offre una migliore esperienza di digitazione grazie ai veri tasti a forbice e a una copertura protettiva integrata che si ripiega e scivola sotto la tastiera quando si è pronti per cominciare a scrivere sul serio. Abbiamo sfruttato questa capacità e il triplo pairing con tre dispositivi diversi, sia perché volevamo vederlo alla prova (è molto affidabile: uno dei punti di forza di Logitech, ma richiede un minimo di organizzazione) sia perché una tastiera nomade come questa offre subito la possibilità di fare almeno due se non tre o quattro pairing, a seconda di quanti apparecchi abbiamo in casa.

Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

La abbiamo agganciata sia all’iPhone 15 Pro Max che all’iPod mini di ultima generazione, ma l’abbiamo anche (brevemente) testata sia sul Mac che su un telefono Android (Motorola Edge 30) che su ub tablet Boox con schermo eInk a toni di grigio. Il pairing viene fuori sempre molto velocemente in maniera perfetta, mentre rimuoverlo è altrettanto facile. Basta, infatti, forzare il cambio di dispositivo tenendo premuto per qualche secondo in più, fino a che la luce sul tasto corrispondente non lampeggia rapidamente.

L’esperienza di maneggevolezza e trasporto è fantastica, certo non sta nella tasca dei pantaloni o in una borsetta piccola, ma per il resto si infila ovunque e non si avverte il peso. La facilità a recuperare sporco e graffi almeno per il modello color latte però è il suo vero punto debole, così come la paura che, con il logorio dell’uso, si possa rovinare il pezzetto di plastica che tiene assieme le due metà (tastiera e copertura) in maniera indissolubile. È un tutt’uno integrato quindi bisogna fare attenzione a non strapparlo (magari se si aggancia a qualcosa mentre è in borsa). Tuttavia, la chiusura è molto resistente e capace.

I vantaggi e le difficoltà

Il primo e più grande vantaggio di questa soluzione (alla quale noi abbiamo aggiunto anche un mouse Bluetooth di Apple, il Magic Mouse 2) è tutta nella leggerezza e portabilità. Non si perde niente in sostanza, se non la memoria muscolare soprattutto delle lettere accentate. Gioia e piaga della lingua italiana, ci sia consentito notare: una lingua che scioccamente non ha voluto trovare una soluzione più plastica con due tasti per i due accenti che modificassero la vocale (o altra lettera) che seguiva, come peraltro era già possibile con le macchine per scrivere manuali oltre a quelle elettriche, con la modalità “tasto morto”.

Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

Le difficoltà di questa tastiera stanno nei suoi limiti: portandola al limite non ha la resa ovviamente né di una tastiera meccanica né di una buona tastiera da portatile, come quella ad esempio dei MacBook Pro e MacBook Air di ultima generazione. È anche meno brillante della Magic Keyboard di Apple (che speriamo venga presto modificata con una presa Usb-C) perché si impunta e si pone comunque in situazioni difficili quando chi la utilizza scrive veramente molto veloce. Ricorda invece l’ottima K380 di Logitech, che ha un feeling più di “plastica” di questa, ma è complessivamente più grande e robusta.

Abbiamo fatto anche un po’ di test “intuitivi” per vedere se la tastiera soffre di roll-over o di ghosting, con risultati tendenzialmente buoni. Nelle prove dei 2+1 tasti (due su una riga e uno su un’altra, molto lontano), raramente la tastiera si è impuntata, se non quando si portava all’estremo con 2+2 (due coppie su due file diverse) soprattutto con i piccoli tasti delle accentate o speciali.

Recensione tastiera Logitech Key-To-Go 2

Infine, la differenza del layout di tastiera (il tasto funzione non è tutto a sinistra ma schiacciato tra “Control” e “Option”) si fa sentire in maniera limitata e basta farci un attimo di attenzione. Viene comunque abbondantemente compensata sia dalla comodità di avere il layout italiano (per noi che lo usiamo sempre) e dai quattro tasti freccia a T rovesciata. Grazie al cielo sono fatti “bene”, e non con la terribile “freccia destra” e “freccia sinistra” grande, che li rende ingovernabili se non si guarda, bensì a mezzo tasto. Con delle mani grandi succede di sbagliare con le accentate, soprattutto se si scrive senza guardare.

In conclusione

Bisogna capire la filosofia di questa tastiera. E misurarla rispetto a quello che esiste sul mercato di paragonabile. Ha il prezzo superiore a una normale tastiera bluetooth da computer e si avvicina a quello delle tastiere meccaniche di qualità entry level. Chiaramente, fare un paragone rispetto a queste tipologie di tastiere sarebbe molto sbagliato. Come paragonare una Audi Q3 e una Fiat Panda. È ovvio che non torna.

Invece, questa tastiera va a competere in un mercato estremamente frammentato e in cui la qualità è completamente assente o quasi. È il mercato delle tastiere ultraleggere e ultraportatili. Non è una pieghevole ma al tempo stesso non è neanche una tastiera cinese senza qualità. È invece un gioiellino che permette di viaggiare estremamente leggeri, quasi dimenticarsela e poi tirarla fuori sul più bello magari in vacanza se c’è da scrivere una lunga mail, fare una relazione o altri compiti, scrivere un romanzo.

È certamente una tastiera costosa, con una resa non perfetta nella scrittura (visto la tipologia di tasti) ma (cosa fondamentale) non stanca ed è di altissima qualità costruttiva e con caratteristiche di funzionamento più che adeguate, se si ha l’accortezza di non prendere il colore chiaro, a nostro avviso troppo facile a sporcarsi.

Se viaggiate e volete avere con voi solo uno smartphone (magari Android con schermo pieghevole) oppure un piccolo tablet, anche eInk, questa è la tastiera che fa per voi. Se volete usarla come sostituzione in alternativa a quella del computer di casa, sbagliate, perché non è la sua vocazione. Può farlo, ma ci sono altre alternative (di Logitech e di altri) molto più adeguate.

Voto: 8 e 1/2

Pro

  • È straordinariamente compatta, leggera e portatile
  • Qualità di costruzione molto elevata, materiali più che buoni
  • Geniale la scelta delle batterie a bottone

Contro

  • I tasti non sono precisissimi (alcune ripetizioni e inversioni di lettere scrivendo veloce)
  • La copertura è vincolata al resto della scocca da una membrana di gomma che potrebbe usurarsi nel tempo
  • La versione chiara si sporca facilmente – consigliamo la versione grafite.

Prezzo al Pubblico

Logitech Keys-To-Go 2 costa 94,99 € IVA compresa nelle versioni bianca o grafite con tastiera universale per tutti i sistemi operativi e nella versione dedicata ai sistemi Apple.

Qui sotto tutti i modelli disponibili su Amazon.

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