Tra le tante aziende presenti a Barcellona negli eventi pre-fiera, c’è Eyeverify, una realtà americana che sta lavorando per creare un sistema affidabile per l’identificazione usando la lettura dell’occhio. Questo tipo di misurazione biometrica non è una novità assoluta; si basa infatti su un principio noto e già utilizzato da alcune agenzie di sicurezza che dispongono di macchine capaci di leggere a seconda dei casi la conformazione dell’iride o le vene del globo oculare, tutte e due del tutto uniche e specifiche di un individuo e quindi simili alle impronte digitali.
La tecnologia di Eyeverify porta questo su iPhone attraverso la fotocamera e una specifica applicazione. Tenendo il telefono ad una distanza predeterminata dal volto e centrando gli occhi su uno schema presentato dall’applicazione, il sistema è in grado di leggere le vene degli occhi, per l’angolo destro e sinistro, e di identificare univocamente un utente.
Eyeverify sostiene che la lettura dell’impronta dell’occhio è accurata quanto l’impronta digitale, funziona con occhiali e lenti a contatto, è sicura contro tentativi di falsificazione ed ha un ridotto numero di falsi positivi falsi negativi. L’unico problema è determinato dalle richieste di sistema: il telefono deve essere recente e non funziona senza la presenza di una videocamera, ma il problema è relativo se confrontato con la necessità per le impronte digitali di avere un hardware specifico. Ovviamente le applicazioni compatibili per essere tali devono integrare un SDK fornito dall’azienda americana e il sistema operativo, iOS almeno, non è controllabile da questa tecnologia.