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Il nuovo macOS Sierra è stato svelato da Apple solo poche ore fa ma gli sviluppatori hanno già passato al setaccio il codice alla caccia di novità: tra le prime chicche individuate il presunto supporto a una barra OLED touch che sembra sarà integrata nei MacBook in arrivo quest’anno e anche il riferimento ai processori grafici AMD Polaris.
Dalle analisi della prima versione beta di macOS Sierra distribuita agli sviluppatori, cominciano a emergere alcune interessanti novità non rivelate nel corso della WWDC di ieri. L’hacker Netkas, un personaggio noto nella comunità degli smanettoni Mac, ha individuato i driver per le GPU AMD Polaris 10 e 11. Si tratta del processore grafico che Apple probabilmente impiegherà nei MacBook Pro di nuova generazione in arrivo quest’anno.
Più volte nei mesi passati sono circolate voci che parlavano di Apple al lavoro per integrare le nuove GPU sui futuri Mac. Almeno sulla carta, le GPU basate su architettura Polaris promettono un balzo in avanti in termini di prestazioni. Le GPU di AMD a 14nm FinFET basate su architettura Polaris rappresentano un importante passo avanti in termini di efficienza energetica e prestazioni. Questi chip grafici sfruttano l’architettura Graphics Core Next (GCN) di 4a generazione integrando un nuovo front-end, nuove memorie, un “motore” grafico di nuova generazione, il supporto a HDMI 2.0a e DisplayPort 1.3, funzioni multimediali per l’encoding e decoding in 4K h.265.
Oltre al supporto per le nuove GPU, in macOS Sierra sono stati individuati quelli che sembrano riferimenti alla barra OLED che dovremmo vedere nei futuri MacBook Book Pro, con specifiche innovazioni per il kernel e tasti dedicati per ottenere informazioni di sistema o richiamare particolari funzioni da alcune applicazioni.
Interessante anche un riferimento a Touch ID, segnale che potrebbe indicare l’arrivo di Mac con l’omonimo sensore di impronte digitali.
Touch ID in future Macs confirmed? Just found references to biometric input device taps… ?https://t.co/Bi62haRXHm pic.twitter.com/vaz8KXCKEx
— Felix Schwarz (@felix_schwarz) June 14, 2016